Amore sentimentale e affinità elettive nella crescita personale

"Le attrazioni sono proporzionali ai destini."
(G. Crepax)

illustrazione di patricia_tarczynski (instagram)


Quando ritroviamo una parte di noi in un’altra persona e decidiamo di non rimanere indifferenti a questo, lasciamo che quella parte muoia dentro di noi e rinasca in lei.

Così facendo, ci proiettiamo, ci frammentiamo, andiamo in pezzi nell’altro per conoscere quella parte di noi stessi; creiamo dentro di noi una apposita assenza di ciò che avevamo, ma su cui non potevamo indagare, se non come qualcosa da noi staccato e messoci difronte. Creiamo una tensione, il bisogno per l’altro che ora, avendo fatto vuoto dentro di noi, può completarci: scegliamo di sacrificarci in nome dell’amore che decidiamo di voler provare per l’altro, e per quest’altro, facciamo spazio dentro noi stessi.

E soffriamo. E amiamo. Perché sentiamo il bisogno, la mancanza, e la separazione dentro di noi.

Una volta conosciuto l’altro abbastanza, ci saremo conosciuti abbastanza da poter dire che il ruolo di quella persona è terminato nella nostra vita. Conoscendo quella parte di noi stessi nell’altra persona, attraverso di lei, ce ne siamo riappropriati. E ora, non sentiamo più mancanza, non sentiamo più bisogno, l’amore per l'altro svanisce. Non sentiamo più separazione, siamo pieni in noi stessi: è di troppo, e lo allontaniamo.

Questo succede a chi sceglie di conoscersi, di interrogarsi costantemente su sé stesso, di non rimanere indifferente alla possibilità di dire - io so chi sono, perché ho amato. Questa succede a chi sceglie di amare, essere nell’altro, e poi ritornare in sé stesso.

Senza la proiezione, la separazione e la riappropriazione di noi negli altri non avremmo mai potuto conoscerci.

Amare è una scelta, continuare ad amare è una scelta. Tutto sta nel capire quale persona rappresenta al meglio uno specchio per poter continuare a proiettarvi quante più parti di noi stessi, scegliere qualcuno in cui possiamo ri-conoscerci. Ma in fin dei conti, anche se non vi riusciste, non vi rattristate: siamo fatti di tante cose, possiamo essere di tante persone.

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